Stampanti 3D: Convegno degli Odontoiatri Italiani a Bruxelles
Le stampanti 3D sono capaci di riprodurre un oggetto nelle tre dimensioni reali. Grazie alla loro estrema precisione ed alla maggiore economicità rispetto alle classiche procedure utilizzate fino ad ora, rappresentano la nuova frontiera per la produzione di dentiere, apparecchi ortodontici e impianti.
Il 5 dicembre 2016 nel convegno dal titolo “The 3D printing revolution and the dental Sector", patrocinato da Associazione Italiana Odontoiatri e presentato dall’europarlamentare Dario Tamburrano (M5S), è giunta una buona notizia per la Sanità Pubblica, che potrà ridurre la spesa per i servizi odontoiatrici per le fasce di popolazione che hanno diritto ad agevolazioni o prestazioni gratuite.
In particolare, i relatori hanno discusso di quanto sia cresciuta la richiesta delle stampanti 3D e di come poter, di conseguenza, regolamentare il mercato a livello europeo per poter offrire qualità ai pazienti. Il vantaggio di queste tecnologie non è solo economico, anche i tempi di lavorazione si accorciano.
“Le stampanti 3D - ha spiegato Il presidente AIO, Pierluigi Delogu, saranno inserite tra i dispositivi medici, per i quali sta per entrare in vigore un regolamento UE che entro 3 anni gli Stati membri dovranno adottare integralmente”. Le stampanti 3D potranno essere un’opportunità se saranno utilizzate direttamente dall'odontoiatra, che è l’unico che può fare diagnosi e ricerca continua, non devono rappresentare una spesa inappropriata e tradursi in aumenti di costo o in fattore di restrizione dell’accesso nello studio dentistico.
Questa tecnologia di stampa in tre dimensioni, inizialmente usata per riprodurre semplici oggetti o modellini, ha oggi migliorato così tanto la sua tecnologia di precisione da poter riprodurre anche piccoli frammenti di osso: “le stampanti 3D – ha concluso il Presidente Aio Delogu – ci consentono non solo di riprodurre elementi e modelli dentari ma anche parti anatomiche e di costruire porzioni ossee da innestare ove l’osso non è più presente e molti pazienti perdono per questo i denti”.