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Tumori del cervello. Scoperto virus che attraversa la barriera emato-encefalica 

 

Pubblicato su Science Translational Medicine, nei primi giorni del 2018, uno studio che ha interessato nove pazienti affetti da gliomi o tumori che si erano diffusi al cervello da altre aree. Il trial ha dimostrato che il reovirus, appartenente alla famiglia Reoviridae, iniettato direttamente nel flusso sanguigno, può raggiungere i tumori che si sono sviluppati nella parte profonda del cervello e sollecitare il sistema immunitario ad aggredirli.

I ricercatori dell'Università di Leeds  sono convinti che, se i risultati saranno confermati in trial più ampi, il reovirus potrebbe essere impiegato efficacemente all’interno di un’immunoterapia per i tumori cerebrali più aggressivi.

 

“Questa è la prima volta che viene dimostrato che un virus, utilizzato in chiave terapeutica, è in grado di attraversare la barriera emato-encefalica”, dice Adel Samson, medico oncologo presso l'Istituto di Cancer and Pathology dell'Università di Leeds, co-autrice dello studio.

 

Tutti i pazienti dovevano essere sottoposti alla rimozione chirurgica dei tumori. Nei giorni precedenti l’intervento, a ciascun paziente è stata somministrata, per via endovenosa, una singola dose di reovirus. Dopo gli interventi chirurgici, gli autori del trial hanno analizzato i reperti rimossi per vedere se il virus fosse stato in grado di raggiungere il cancro ed in tutti e nove i pazienti il virus aveva raggiunto l’obiettivo. Inoltre, intorno al tumore erano presenti cellule T killer, richiamati dalla stimolazione del sistema immunitario provocato dalla replicazione del virus. I pazienti hanno riportato solo lievi effetti collaterali simil-influenzali. 

In conclusione il trial sembra indirizzare ad ulteriori studi sull'utilizzo del virus in chiave oncolitica. Una di questi dovrà testare la capacità del virus di “imbrigliare” il sistema immunitario per aumentare gli effetti della chemioterapia e della radioterapia.

 

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