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Ci siamo. Sono trascorsi altri 3 anni, e qualcosa in più, dall’ultimo rinnovo del C.d.A. di Tresana99. Mai come stavolta il tempo è veramente volato via. Sarà anche perché non abbiamo modo di annoiarci, considerato che ogni giorno svolgiamo ancora con entusiasmo la nostra professione al servizio della collettività. Non importa se, qualche volta, questa voglia di fare viene insidiata ed attenuata quando poi ci scontriamo con la burocrazia, i  compiti amministrativi, la fretta del fare perché la sala d’attesa è stracolma, la medicina difensiva, cui siamo costretti dalla legislazione opprimente, la tecnologia, che (e ve lo dice uno al quale questa cosa piace) dovrebbe darci un grande aiuto e supporto, ed invece per l’incompletezza del processo informatico, più di una volta ci crea altri grossi problemi. Nel frattempo, però, quotidianamente non vogliamo né dobbiamo dimenticare che siamo medici di famiglia in un contesto territoriale che ha ancora bisogno del proprio medico di riferimento.

Ed allora come fare per conciliare la bellezza di una professione, che ci rende protagonisti apprezzati ed ancora indispensabili, con i continui attacchi e la voglia di qualcuno o qualcosa, forse, di sostituirci con un elaboratore elettronico in grado di dare risposte ai bisogni della gente tenendo conto solo di leggi, norme, direttive aziendali, note AIFA, MUP, piani terapeutici, PDTA, gestione integrata, report di spesa, e quant’altro avrò dimenticato?

Una risposta semplice forse non c’è. Ma so che l’unione fa la forza. Ed è per questo che nel lontano 2000 ho chiesto volentieri di far parte di questa cooperativa, nata un anno prima per volontà del nostro attuale Presidente, coadiuvato dai Soci fondatori. L’intuizione avuta è stata felice. Già allora non era più ipotizzabile fare il medico di famiglia in maniera isolata e scollegata dagli altri colleghi operanti sul territorio. Oggi è del tutto evidente che non è più possibile lavorare da soli, cosa che, tra l’altro, forse non lo sarà più anche dal punto di vista legislativo.

Stare insieme è infatti una necessità inderogabile per svolgere al meglio la nostra professione; tuttavia formare un raggruppamento troppo numeroso di medici, magari slegati dal loro territorio di appartenenza, può essere controproducente, anche perché diverse sono le realtà quotidiane (considerata l'attuale parcellizzazione della sanità) e diversi sono i rapporti tra i colleghi al loro interno, anche dal punto di vista umano, oltre che professionale. Allora forse meglio la nostra piccola Cooperativa, dove ci conosciamo tutti.

Anche nell’ultimo triennio qualcosa è stato fatto. Insieme ci siamo aggiornati su leggi, decreti nazionali, regionali, catalogo regionale, accordi collettivi, abbiamo adoperato comportamenti professionali omogenei, siamo passati alla ricetta elettronica inviando in tempo reale al MEF i dati prescrittivi e le fatture sanitarie, sono stati organizzati corsi ECM e convegni con la partecipazione di aziende farmaceutiche ed ASL, abbiamo partecipato a progetti qualificanti ed anche remunerativi, abbiamo fatto con successo e stiamo facendo prevenzione attiva sulla popolazione. Contemporaneamente è stato presentato il progetto dell’AFT al nostro distretto, è stato rinnovato e riscritto da capo il nostro sito web, ora in gestione completamente autonoma, e che vuole essere punto di riferimento per le nostre attività, forniamo servizi ai soci, è stato adoperato un criterio di massima trasparenza nella gestione contabile ed amministrativa della Coop, sono state organizzate, e lo saranno ancora, gite e cene sociali, perché familiarizzare oltre la professione è sicuramente un arricchimento per tutti.

Nel frattempo, qualcuno di noi ha lasciato la professione attiva di MMG per godersi una giusta pensione, ma altrettanti, con lungimiranza, hanno chiesto di far parte del nostro gruppo, piccolo, ma efficiente.

Ed allora, ancora con entusiasmo, ci diamo appuntamento al rinnovo del C.d.A. fissato per il 10/06/2017.

Un caloroso saluto a tutti i Soci.

Giovanni Paudice